da LA NAZIONE SIENA mer, 28 gen 2015
di ROMANO FRANCARDELLI
DOPO TANTE battaglie contro le trivelle per l’estrazione della CO2 ( anidride carbonica ) dal sottosuolo nei terreni di Certaldo, San Gimignano e Barberino, finalmente la lunga «guerra» è stata vinta. Arriva il «no» da parte della giunta regionale alla realizzazione di due pozzi esplorativi nel comune di Certaldo, San Gimignano e Barberino. I tre sindaci Giacomo Bassi per le torri, Giacomo Cucini di Certaldo e Giacomo Trentanovi di Barberino parlano di vittoria. «Una grande soddisfazione, dicono all’unisono dopo la riunione collegiale di ieri mattina, per tutta la Valdelsa. Scelta giusta che tutela il territorio e lo sviluppo sostenibile, frutto di lavoro serio e partecipato». «Siamo soddisfatti continuano i tre primi cittadini che la Regione, come anticipato dal presidente Enrico Rossi nei giorni scorsi, abbia risposto con un no alla richiesta di estrazione di CO2, confermando quanto aveva già deciso con la delibera di giunta 756 del 9 settembre 2014». Ricordano anche che «la presa di posizione di ieri della Giunta regionale è la conclusione di un lungo percorso che ha visto i comuni e le comunità locali protagoniste.
«In questi anni abbiamo assistito alle prese di posizione unanimi dei nostri consigli comunali che, in rappresentanza dei cittadini, si sono espressi in modo contrario. Abbiamo prodotto studi commissionati a tecnici e Università che hanno evidenziato le criticità del progetto. Non sono mancate le tensioni, ma come amministrazioni comunali siamo certi di avere sempre mantenuto un atteggiamento corretto e istituzionale nei confronti di tutte le parti interessate. Rivendichiamo un lavoro politico per dare ascolto alle comunità locali traducendo le esigenze in azioni amministrative: questo lavoro ha fatto emergere una netta contrarietà politica e seri dubbi da un punto di vista tecnico sulla fattibilità del progetto. Prendiamo atto con soddisfazione dello stop che la Regione Toscana ha messo non tanto ad un progetto, ma al concetto stesso di estrazione di anidride carbonica, optando invece per il recupero dell’anidride dai processi geotermici». I «I nostri ringraziamenti, chiude la nota, vanno al Presidente Enrico Rossi e alla Giunta regionale toscana, ai consiglieri che si sono occupati della vicenda e più vicini al territorio Empolese Valdelsa e Valdelsa Senese, ai consigli comunali, a tutti coloro che nel territorio si sono adoperati per sensibilizzare e informare su queste tematiche, a partire dal Comitato per la salute in Valdelsa per un rinnovato sviluppo sostenibile della Valdesa tutta».
LA NAZIONE SIENA mer, 28 gen 2015