Paolo Righi ci scrive
In allegato due tabelle dell’ARPAT sui livelli radon in provincia di Siena e Grosseto, dove spiccano i valori elevati della zona dell’Amiata e un collegamento ad un breve fascicolo divulgativo di cui sotto vedi una pagina.
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Nel rapporto viene quindi proposto un elenco di 13 Comuni dove l’esistenza di livelli di radon significativamente più elevati rispetto alla media nazionale è accertata sulla base di un numero minimo di misurazioni effettuate nelle abitazioni (15), e dove la percentuale di abitazioni che superano 200 Bq/m3 è uguale o maggiore al 10%. La proposta dell’Agenzia è basata sia sull’evoluzione della normativa, in particolare la proposta di Direttiva Europea in materia, che sulla base degli orientamenti regionali, secondo i quali sono state previste indagini suppletive nei Comuni che presentano indicazioni di un potenziale problema di radon, ma per i quali non sono disponibili dati sufficienti allo stato attuale: questi non sono quindi oggetto della prima individuazione.
In questa parte di territorio toscano si concentreranno gli sforzi per individuare gli edifici con valori elevati della concentrazione di radon e qui saranno indirizzati i primi interventi di riduzione delle concentrazioni.
Proposta di individuazione dei Comuni della Toscana ad elevata probabilità di alte concentrazioni di radon (ai sensi del D.Lgs. 230/95 e s.m.i.)
Provincia
|
Comune
|
Abitazioni
|
Luoghi di lavoro
|
||||||
N
|
MA
Bq/m3 |
MG
Bq/m3 |
% > 200
Bq/m3 |
N
|
MA
Bq/m3 |
MG
Bq/m3 |
% > 400 Bq/m3
|
||
Grosseto
|
Sorano
|
19
|
289
|
201
|
50%
|
40
|
622
|
260
|
43%
|
Grosseto
|
Santa Fiora
|
24
|
240
|
168
|
42%
|
28
|
245
|
169
|
36%
|
Siena
|
Piancastagnaio
|
28
|
211
|
151
|
38%
|
29
|
289
|
170
|
24%
|
Siena
|
Abbadia San Salvatore
|
39
|
205
|
153
|
36%
|
37
|
246
|
147
|
19%
|
Grosseto
|
Isola del Giglio
|
22
|
157
|
110
|
27%
|
7
|
151
|
95
|
29%
|
Livorno
|
Marciana
|
18
|
161
|
84
|
25%
|
16
|
369
|
193
|
31%
|
Grosseto
|
Pitigliano
|
16
|
155
|
135
|
24%
|
34
|
329
|
213
|
38%
|
Pisa
|
Montecatini Val di Cecina
|
19
|
344
|
59
|
22%
|
17
|
278
|
98
|
18%
|
Grosseto
|
Arcidosso
|
28
|
143
|
112
|
22%
|
30
|
239
|
118
|
27%
|
Grosseto
|
Roccastrada
|
16
|
119
|
77
|
18%
|
32
|
151
|
80
|
13%
|
Grosseto
|
Castel del Piano
|
25
|
117
|
91
|
13%
|
35
|
247
|
116
|
14%
|
Livorno
|
Marciana Marina
|
15
|
111
|
74
|
13%
|
16
|
183
|
118
|
13%
|
Pistoia
|
Piteglio
|
19
|
106
|
66
|
12%
|
11
|
61
|
50
|
0%
|
- MA: media aritmetica fra le misure in un Comune, che è correlata direttamente al rischio sanitario;
- MG: media geometrica fra le misure in un Comune, che rappresenta un valore centrale della distribuzione dei dati nel Comune
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I risultati di questi studi confermano che l’esposizione al radon nelle abitazioni aumenta in modo statisticamente significativo il rischio di tumore polmonare, che aumenta al crescere del livello medio di concentrazione di radon e della durata media dell’esposizione; altri effetti sulla salute connessi all’esposizione al radon non sono stati dimostrati in modo adeguato.
La percentuale di tumori polmonari connessi al radon, che è la seconda causa di tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta, è compresa fra il 3% e il 14%, a seconda della concentrazione media nazionale. Il rischio per i fumatori è 25 volte più alto che per i non fumatori, ma il radon è prima la causa di tumore polmonare fra le persone che non hanno mai fumato.
È anche importante sottolineare che il rischio è statisticamente significativo anche per esposizioni prolungate a concentrazioni di radon medio-basse, che non superano 200 Bq/m3 e che sono abbastanza comuni sul territorio nazionale. Inoltre non è possibile stabilire una soglia al di sotto della quale il rischio è nullo.
Una ultima importante considerazione che va tenuta presente è che la maggior parte dei tumori polmonari è causata da concentrazioni medie e basse, piuttosto che alte, perché un numero di persone molto basso è esposto a valori elevati della concentrazione di radon.
L’Istituto Superiore di Sanità ha stimato che in Italia, sulla base degli studi epidemiologici più recenti, il numero di casi di tumore polmonare attribuibili al radon è il 10% del totale di circa 32.000 tumori polmonari che si verificano ogni anno;
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da: http://www.iss.it/pres/prim/cont.php?id=264&lang=1&tipo=6
Radon in casa, più a rischio i fumatori
L’esposizione al radon presente nell’aria delle abitazioni aumenta il rischio di contrarre un tumore polmonare, ed è responsabile in Europa di circa 20 mila casi l’anno di cancro ai polmoni, ovvero di quasi il 9% di tutti i tumori polmonari. Il rischio non è uguale per tutti, ma è 25 volte più alto per chi fuma un pacchetto al giorno di sigarette rispetto a chi non fuma per niente. E’ quanto emerge da una ricerca, la più grande del genere, coordinata dall’Università di Oxford e pubblicata oggi sul sito web dell’autorevole British Medical Journal, che ha analizzato i risultati di 13 studi epidemiologici europei. Nove i Paesi coinvolti*, inclusa l’Italia che ha contribuito con un’indagine effettuata nel Lazio dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Dipartimento di Epidemiologia ASL RM-E di Roma.
“L’importanza di questa analisi collaborativa” – spiega Francesco Bochicchio, ricercatore dell’ISS responsabile della parte italiana dello studio insieme a Francesco Forastiere, ASL RM-E – “sta innanzitutto nella sua dimensione, in quanto raccoglie il più alto numero di soggetti mai analizzato finora: 7.148 persone con tumore polmonare e 14.208 controlli (persone con analoghe caratteristiche di età, sesso, residenza, ecc., ma non affette da patologie tumorali). Per ogni soggetto, oltre alla misura della concentrazione di radon nelle case da loro abitate, si avevano informazioni dettagliate sull’abitudine al fumo e su molti altri possibili fattori di rischio”.
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Un interessante fascicolo divulgativo sul radon http://www.ispesl.it/ossvita/pdf/radon.pdf
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