Caro Soci e Simpatizzanti, evidentemente qualche Redattore in vena di facili ironie ha pubblicato ieri sul Corriere di Siena un testo dimezzato, e con un acido commento finale, che prende in giro, per così dire, le mie preoccupazioni salutiste, che evidentemente riguardano non solo la tubercolosi, ma il problema di garantire ai cittadini un ambiente meno inquinato possibile. Per questo motivo pubblichiamo il testo integrale della lettera, affinchè chiunque possa farsi una propria idea in merito alla specifica questione.
ITALIA NOSTRA SULL’ABBATTIMENTO DEI PINI DEL RASTRELLO
Recentemente avevamo assistito allo scempio del boschetto sovrastante la rotatoria di Malizia in fondo a viale Mazzini, dove, se ci si era proposti uno sfoltimento degli alberi, si è arrivati alla devastazione del giardino pubblico tanto utile a bambini e ad anziani .
Adesso, dobbiamo assistere sgomenti ad una devastazione ben più grave: l’abbattimento dei pini del Rastrello, proprio nel cuore della città, che costituivano un elemento essenziale del paesaggio e facevano da cornice ad una delle viste più belle sulla Basilica di San Domenico.
Questo abbattimento segue a ruota quello dei tre pini di Piazza Matteotti.
Insomma, nel corso di un anno, i cittadini senesi hanno visto sparire circa 300 piante di pino sane: quelle di viale Mazzini , della collinetta di Vico Alto, di porta Tufi, , di via Avignone e via Pisacane, del Pietriccio, quelle bellissime di Piazza Amendola eccetera.
Ogni volta, il solito ritornello dell’Ufficio Aree Verdi del Comune: le piante erano malate e/o pericolanti. Ma nel caso del Rastrello, leggiamo su La Nazione che 32 piante erano pericolanti, perché “fortemente inclinate e a rischio caduta”, e sul Corriere di Siena che erano pericolose , perché stavano “letteralmente aprendo il terreno” Ebbene, se pericolanti, potevano essere salvate con appositi tiranti; se pericolose per il terreno, questo poteva essere opportunamente trattato.
Ci vergogniamo di abitare in una città dove le amministrazioni comunali odiano il verde e gli alberi.
Del resto, l’accanimento contro gli alberi si rispecchia nella cementificazione delle valli verdi, vedi la zona ex-Socini, quella fuori Porta Pispini, eccetera. Italia Nostra riceve le proteste di molti cittadini, che lamentano la scarsa sensibilità degli amministratori nei confronti del verde urbano.
Viene completamente misconosciuta l’importantissima funzione della vegetazione nelle città: le piante “producono ossigeno, rimuovono le sostanze inquinanti, comprese le pericolose polveri sottili , schermano il rumore, migliorano il microclima, oltre che aumentare il valore della aree urbane e favorire il contatto tra le persone e la natura….Queste funzioni non sono conosciute…per ragioni legate ad una cultura sbagliata, che non considera il valore, anche economico, della natura e degli alberi “ (dal dossier LIPU del febbraio 2010)
Siena 12 luglio 2011 Italia Nostra Sezione di Siena
La Presidente Lucilla Tozzi
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